Grazie all’iniziativa della Comunità di S. Egidio e alla collaborazione appassionata delle Adoratrici del Sangue di Cristo della Casa Generalizia, la Chiesa si è trasformata in una sala di nozze, per celebrare la nascita di Gesù, lo sposo celeste che ha scelto di farsi bambino, uomo tra gli uomini per esprimere l’Amore del Padre per i suoi figli.
Questa volta non si è trattato di parole. Infatti, l’amore di Gesù per l'umanità si è fatto carne con Lui nel gesto di accoglienza dei fratelli e delle sorelle che si trovano ai margini della società, ma che oggi sono stati gli ospiti d'onore della festa. I 150 invitati, unitamente ai volontari della comunità di S. Egidio e le numerosi Adoratrici del Sangue di Cristo, sedendosi insieme e condividendo lo stesso cibo, hanno fatto esperienza della fraternità che ci riunisce tutti allo stesso tavolo, membri della stessa famiglia, e ci ricorda che un mondo di pace è possibile se fondato sulla giustizia. Solo così possiamo riconoscere l’Altro come dono di relazione.
Non a caso Betlemme significa "casa del pane", come dicono gli esegeti e, se Gesù è venuto al mondo in una mangiatoia, anche la Chiesa si può trasformare in una sala da pranzo, dove Egli, divenuto Pane di vita, si lascia mangiare e condividere da tutti. Da qui si rivela la sacralità della Chiesa, capace di divenire casa che spalanca le proprie porte, rifugio dove ognuno può trovare il pane che sazia la fame fisica e spirituale.